project room #1
Osservatorio_mare di Francesca Occhi
Osservatorio_mare allestita presso le Ex Scuderie di zanzara arte contemporanea dal 25.02 al 25.03.23, è la project room #1 di zanzara arte contemporanea e si compone di proiezioni video e di fotografie di porzioni di territorio, realizzate da Francesca Occhi con il supporto tecnico di Drone4Passion. I primi due video sono accompagnati dal suono dell’infrangersi delle onde e dai rumori della natura per avvolgere lo spettatore in uno spazio installativo minimalista dai richiami naturali. Il terzo video è accompagnato da una composizione per pianoforte, realizzata da Michele Deiana, compositore sperimentale-minimalista italiano che vive e lavora a Londra. La selezione di fotografie sono riprese dall’alto del territorio analizzato, la foce del Po’ di Volano – luogo in cui il fiume diventa mare Adriatico. L’inaugurazione è prevista per sabato 25.02.23 alle ore 17.00, presso zanzara arte contemporanea in Via del Podestà 14A – Ferrara.
LA MOSTRA
In un mondo ormai entrato inesorabilmente nell’era dell’Antropocene, l’impronta umana ne cambia la geologia. L’uomo è entrato nelle stratificazioni terrestri, con i suoi materiali e i suoi rifiuti. Le microplastiche invadono il pianeta, le sue acque, i suoi corpi. Un meccanismo che pare, al momento, inarrestabile e incontrovertibile. L’umano forse non è l’essere vivente migliore per prendersi cura di questo pianeta. È stato evidente durante il Covid, precisamente nel primo lockdown, in cui la primavera si risvegliava, i delfini tornavano a popolare la laguna di Venezia. La natura sbocciava. L’uomo era costretto in casa. La Terra mostrava un grado di benessere superiore in nostra assenza. Il mio sguardo, perciò, si concentra sul paesaggio naturale, sceglie di evitare l’ambiente antropizzato, prendendo in esame gli elementi naturali: acqua, terra, fuoco, aria (evidenziata dalla combustione). Una particolare selezione che vuole essere una critica verso la società contemporanea capitalistica e un auspicio verso un ritorno alla natura, alla quale appartiene anche l’essere umano in quanto animale. Il territorio analizzato è la foce del Po di Volano, ambiente ancora non troppo antropizzato e dalle caratteristiche essenziali. È interessante come la lettura del paesaggio varia a seconda dei punti di vista. L’acqua vista da vicino e il paesaggio visto da lontano, creano un’astrazione visiva assente nella visione frontale ad una distanza normale alla quale siamo abituati. Selezionare una piccola porzione di territorio, fa si che il soggetto difficilmente ne comprenda l’effettiva appartenenza. Dettagli che, come piccoli pezzi di un puzzle, solo uniti formano un’immagine compiuta.
Questa mostra vuole dimostrare come la variazione del punto di vista e del tipo di ripresa variano anche la comprensione e la lettura dello spazio. Scegliere dove guardare, cosa guardare e come guardarlo. Selezionare un’area geografica, concentrarsi su determinate caratteristiche e analizzarne i punti di vista.
Ci sono molti modi per descrivere lo spazio, questa mostra è la descrizione puramente visiva di un territorio, per certi versi, ancora vergine e incontaminato.
FRANCESCA OCCHI – biografia
Francesca Occhi consegue la laurea triennale in Disegno Industriale presso Unirsm Design e si specializza in Fotografia presso Isia Urbino. Il libro fotografico di tesi Memento è conservato a Roma, nella biblioteca dell’Istituto Nazionale per la Grafica del Ministero della Cultura. Espone il progetto a Bitume Photofest di Lecce e ai Cantieri Sisf (Società Italiana per lo Studio della Fotografia) a Ravenna, giornate conferenziali dal titolo: ‘Sguardi fotografici sul territorio: progetti, protagonisti fra storia e contemporaneità in Italia’.
Nel 2016 prende parte al collettivo fotografico italiano ‘Lacuna/ae – Identità e Architettura Moderna a Venezia’. Nello stesso anno si trasferisce nella città lagunare e collabora con il grafico Sebastiano Girardi con il quale realizza il progetto foto-grafico ‘La Città Vuota’, esposto presso il Cultural Flow Zone dell’Università Ca’ Foscari nel dicembre 2017. Realizza poi per Athleta magazine l’editoriale fotografico ‘Home is Venice’, uscito nel maggio successivo. Da inizio 2018 a inizio 2019 lavora come fotografa, per una nota multinazionale, sotto la direzione tecnico-artistica di Oliviero Toscani.
Dal 2020 lavora per l’Università Ca’ Foscari di Venezia scattando i ritratti fotografici del magazine femminile ‘Lei – Leadership, Energia, Imprenditorialità’. Nello stesso anno debutta il progetto multimediale, performativo e installativo ‘Senza – Minimalismo tra musica e immagine’, realizzato con la sassofonista Isabella Fabbri e il pianista Davide Finotti, presso la Sala Fontana del Museo del Novecento di Milano.
Nel 2022 è stata fotografa e digitalizzatrice presso ARCHiVe, il centro di digitalizzazione e catalogazione della prestigiosa Fondazione Giorgio Cini. Attualmente si occupa di progetti di ricerca nel campo dell’arte contemporanea ed è autrice del progetto Osservatorio_FO.
“Penso, vedo, progetto.”