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PRIMA SALA


  • PREMESSA ODESSA SOLE MIO
  • BIOGRAFIA ARTISTA
  • SEZIONE 1
    • DIDASCALIE (1.2.3.4)

  • PREMESSA ODESSA SOLE MIO

Odessa Sole mio, a cura di zanzara arte contemporanea, è una mostra dedicata alla città di Odessa (Ucraina) raccontata attraverso gli scatti di David Grigoryan che, nel corso degli anni, ha catturato scene di vita vissuta per le strade della sua città prima e durante la guerra tuttora in corso in Ucraina. 

Il titolo della mostra sottolinea il legame affettivo di David nei confronti di Odessa e rimanda alla connessione tra Odessa e l’Italia. Si narra infatti, che la canzone napoletana più famosa nel mondo, “O’ Sole mio”, sia stata concepita proprio a Odessa e ispirata al malinconico ricordo della città di Napoli dalle rive assolate del Mar Nero.

I momenti rubati per le strade compongono gli elementi essenziali dell’esposizione e sono il modo in cui l’artista prova a catturare l’anima delle persone che incontra, che a loro volta conferiscono forma e colore all’anima della città. In un momento in cui la guerra sta affliggendo il popolo ucraino, David ci rende partecipi della sua personale esperienza, vera e autentica tra le strade di Odessa.

La mostra a cura di Giulia Giliberti, Sara Ricci, con il contributo di Michele Esposito (Corrispondente ANSA), è prodotta e organizzata da zanzara arte contemporanea con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara e la partnership dell’associazione If di Ferrara ed è aperta al pubblico dal 27.09.22 al 30.12.22 presso via del Podestà 11/11A, Ferrara..

  • BIOGRAFIA ARTISTA

David Grigoryan nasce a Tbilisi, in Georgia nel 1987. A 6 anni si trasferisce con la sua famiglia a Odessa (Ucraina), a causa della guerra civile. Si appassiona alla fotografia fin da giovanissimo e dall’età di 16 anni non abbandona mai la macchina fotografica.

Ha una profonda conoscenza della città di Odessa che ha indagato per vent’anni, scoprendo luoghi nascosti e poco conosciuti dai cittadini stessi e incontrando gente proveniente da tutto il mondo. I suoi scatti parlano di geopolitica, patrimonio culturale, natura, cultura, abitanti. 

Skateboarder dal 2002, per due decenni ha girato tutta l’Ucraina e molti Paesi Europei con il suo skate, collaborando come fotografo per il marchio di skateboard ucraino Papa Power. Tra il 2011 al 2012 ha vissuto e viaggiato in Norvegia, poi ha visitato Roma e Firenze prima di rientrare a Odessa, dove tutt’ora vive e lavora. Ha esposto in alcune gallerie in Ucraina e Germania, presso il Bleshunova Museum di Odessa e l’Ukrainian Photography Institute di Kyiv.

  • SEZIONE 1
    • DIDASCALIE (1.2.3.4)

Le prime immagini esposte sono dedicate alle finestre delle case di Odessa, oscurate per proteggere le abitazioni dagli attacchi aerei e rinforzate dal nastro adesivo, per evitare che i vetri vadano in frantumi. Sono le finestre delle stanze di David e del suo coinquilino (2.3.4). Al centro, tra le immagini delle finestre di oggi, un volto di bambina si intravede da un cancello e, dall’interno del suo cortile, ci regala una sguardo disarmante (1). Ma era il 2016 e dalle finestre poteva entrare liberamente la luce.

(1) The girl behind the gate in the courtyard, Odessa 2016. Stampa diretta a inchiostri vegetali su forex, 60×90 cm.

(2.3.4) Home barricades since the first days of the war in my room and in my flatmate’s, Odessa 2022. Stampa diretta a inchiostri vegetali su forex, 50×70 / 70×50 cm.